Cina-Italia: un binomio commercialmente proficuo. Ecco cosa emerge dalle statistiche dell’anno appena trascorso: la Cina si conferma la prima destinazione asiatica del Made in Italy nel 2016, con una crescita del 6,4% rispetto all’anno precedente.
Come emerso dai risultati ISTAT, tra i settori che animano maggiormente l’export verso Pechino troviamo moda, fabbricazione di autoveicoli e altri mezzi di trasporto, prodotti chimici e farmaceutici, arredamento, metalmeccanico e metallurgico. Nel dettaglio, il settore mezzi di trasporto è lievitato del 41%, seguito dall’ecosistema farmaceutico, cresciuto del 16%  e dalle categorie prodotti chimici (+12%) e arredamento (+11%).

E in direzione opposta? L’Italia importa principalmente da Est prodotti del settore moda, high tech e apparecchi elettrici. L’ambito che finisce sotto la lente d’ingrandimento, in questo caso, è il settore metalmeccanico che registra una crescita del 10%.

L’import da Pechino costituisce un canale quantitativamente importante, a tal punto da posizionare la Cina al terzo posto nella classifica delle importazioni italiane da tutto il globo; viceversa, l’Italia è il quinto partner commerciale in Europa per le esportazioni cinesi (FONTE China Costums).

Speedy Service si avvale di partner attivi sul territorio orientale già nel 1980 e offre la copertura più estesa del Paese: da Xi An a Chengdu, da Dalian a Qingdao e da Shangai a Guangzhou sono presenti 10 HUB & Gateway e 137 Service Center. La presenza in Cina, attraverso i nostri partner, si esprime inoltre con 185 uffici capaci di servire circa il 95% della popolazione.

Non sorprende dunque che oltre 9.000 spedizioni al giorno volino dalla Cina verso l’Italia e che oltre 2.300 completino il tragitto opposto.